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POCKET COFFEE BIG PZ.48

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La storia comincia ad Alba, nel 1942, dove la Ferrero ha ancora oggi il suo più grande stabilimento. Pietro Ferrero apre un laboratorio in via Rattizzi, in cui inizia a fare esperimenti e a inventare golosità. La moglie Piera gestisce la rinomata pasticceria Biffi di via Maestra.

La scoperta delle nocciole
I tempi sono duri, con la guerra diventano introvabili anche gli ingredienti più semplici. Pietro Ferrero non si scoraggia e ha un’idea geniale: sfruttare una delle ricchezze maggiori del territorio, le nocciole.

La pasta gianduia
È il 1946. dal laboratorio di via Rattizzi esce il primo prodotto Ferrero: la pasta gianduia o giandujot, a base di nocciole, avvolta in carta stagnola che si taglia e si mette sul pane, un prodotto buono che costa poco. La pasta gianduia incontra i favori del pubblico oltre ogni aspettativa.

Nasce la Ferrero
Il laboratorio di via Rattizzi è ormai troppo piccolo la fabbrica viene trasferita nella sede più ampia di via Vivaro. Il 14 maggio 1946, con tanto di atto costitutivo alla camera di commercio, nasce ufficialmente la Ferrero.

Una rete di vendita
Bisogna far conoscere la pasta gianduia anche fuori da Alba e dal Piemonte.
Ci pensa Giovanni Ferrero, fratello minore di Pietro, che organizza una rete di vendita molto efficiente e capillare. L’idea sembra gli sia venuta un giorno a Milano quando, aspettando un grossista, il suo veicolo viene circondato da una folla di persone che vogliono acquistare la pasta gianduia. In poco tempo tutto il carico viene smaltito e Giovanni pensa di organizzare la vendita diretta saltando i grossisti utilizzando mezzi propri marchiati Ferrero.

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